The tree of life

1 giugno 2011 alle 19:15 | Pubblicato su Cinema | Lascia un commento

Ho visto The tree of life ormai da qualche giorno e ho sentito la necessità di far passare un po’ di tempo prima di scrivere questo commento. L’opera di Terrence Malick crea un vortice di pensieri e sensazioni che si protraggono a lungo dopo la visione e che ti costringono a pensare e ripensare costantemente all’esperienza che hai vissuto in sala. L’opera stessa si pone domande, cerca risposte e scruta profondamente nell’animo umano, accarezzando sensibili corde che riecheggiano ricordi e memorie reali delle nostre esperienze tramite la vita; propone riflessioni che ti incoraggiano a cercare di comprendere il perché di ogni cosa e la reale consistenza del tutto.

TToL Poster

Tutto è Grazia o Natura. L’uomo possiede la capacità di immaginare, di viaggiare col pensiero e tramite la sua razionalità è portato a chiedersi il perché delle cose, a guardarsi dentro, scrutare la propria vita e non solamente vederla passare. Malick ci invita così a partecipare all’esperienza di vita di un uomo in conflitto con il suo passato. Egli rivive la sua infanzia cercando di comprendere ciò che ha visto e vissuto, ponendo l’accento sul continuo conflitto tra la natura severa del padre e l’amorevole grazia della madre. Tramite la morte, ultimo mezzo per la comprensione della nostra condizione, viene raccontata quindi una storia piena di simbolismi, analogie e similitudini che ti fan capire come l’origine stessa dell’esistenza sia conflittuale e quanto sia difficile riuscire ad arrivare alla maturazione ultima che dona realizzazione e libertà. Il continuo accostamento tra il micro e il macro sottolinea ancor di più la coesione del reale, l’analogia mostrata tra la nascita dell’uomo e la cosmogenesi porta a momenti cinematografici altissimi; visivamente stupendi ed emotivamente molto coinvolgenti.TToL Poster 2 La parte centrale del film è quella che regala i momenti migliori sia in termini tecnici che contenutistici. Malick ci trasporta nel suo mondo raccontando con tatto e sensibilità la sua storia, presentando personaggi vivi e reali che, nella stessa condizione dello spettatore, si interrogano su quello che stanno sperimentando. La macchina da presa danza, si muove sinuosa nella scena e ci permette di dare uno sguardo all’ordinario da una prospettiva insolita trasformando il tutto in qualcosa di nuovo. La quasi totale assenza di dialoghi nella prima parte e nell’ultima è splendidamente sostituita da musiche sognanti e perfettamente sposate con le immagini; la scelta di tracce classiche crea un forte legame tra immagini ed emozioni rendendo l’esperienza indimenticabile. La forte connotazione spirituale dell’opera si respira durante tutta la visione e viene raccontata tramite l’apparente assenza di una sorta di entità superiore; ciò aggiunge carburante al motore del film senza però mai dare un chiaro ed indiscutibile segno di definitività in proposito. Il finale metafisico conclude l’opera degnamente e lo spettatore vorrebbe trovarsi all’interno della scena perché il vortice d’amore che avvolge i protagonisti è l’unica entità che concilia i conflitti e le contrastanti forze della vita facendo loro comprendere il valore definitivo dell’esistenza.

I tanti pensieri che il film genera nella mente dello spettatore sono il prodotto della fusione tra le esperienze personali e quelle raccontate e ciò fa in modo che l’opera riesca a diventare intima per ciascuno di noi e adattarsi alla sensibilità di tutti sui temi trattati. Mettere in ordine tutte le idee e le riflessioni che il film ha fatto nascere in me sembra quasi utopico e sicuramente non bastano minimamente le due righe che ho scritto per descriverle tutte. Posso solo invitare tutti a vivere l’esperienza in prima persona e consigliare quindi caldamente la visione del film.

Insomma, un’opera che non lascia indifferenti; un’esperienza da vivere fino in fondo che diventa indimenticabile e che rimane impressa nella mente di chi la vive. Non un capolavoro, ma semplicemente perché solo il tempo potrà renderlo tale.

“Se non ami, la tua vita passerà in un lampo”.

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